Investire in litio ha senso o no?
Il 2021 E 2022 sono state ottime annate per il litio, principalmente grazie all’incremento della domanda a causa della diffusione dei veicoli elettrici.
In realtà, il litio è da sempre stato utilizzato per fini industriali nella produzione di vetro e ceramica.

Oggi però il suo scopo principale è quello di componente chiave per la creazione di batterie per moltissimi dispositivi tecnologici: smartphone, tablet, vetture elettriche, scooter…
Siamo ancora agli albori, ma l’aumento dei veicoli elettrici in particolare ha portato ai livelli massimi la domanda di litio in giro per il mondo.
Nel 2010, più del 40% del litio veniva impiegato per creare vetro e ceramica, mentre la produzione di batterie rappresentava soltanto il 14%.
Oggi, più della metà del litio in circolazione viene utilizzato per la produzione di batterie.
Investire in litio: l’estrazione
Il litio è prodotto da due fonti diverse:
1 – macinando la roccia dura
2 – tramite l’estrazione di giacimenti di salamoia.
I giacimenti di salamoia sono accumuli di acque sotterranee che contengono litio.
Da qui, il litio viene estratto in modo analogo al sale.
L’estrazione dalla roccia dura viene effettuata seguendo il metodo tradizionale, ovvero prelevando un minerale che contiene litio:
Lo Spodumene.

Patriot Battery Metals, ad esempio, è un’azienda che abbiamo analizzato ancora a fine 2021 proprio perché si occupa dell’estrazione di spodumene.
L’abbiamo usata come un modo per investire nel litio a leva.
Sfruttando l’impennata della richiesta di litio, Patriot da allora ha moltiplicato il suo valore di oltre 54 volte, dando GROSSE soddisfazioni a molte persone.
Infatti, a luglio del 2022 abbiamo deciso di inserirla all’interno del Canale Silver.
Sul mercato predominano due tipi di litio:
Il carbonato e l’idrossido di litio.
L’idrossido di litio è considerato il prodotto più adatto alla produzione di batterie.
Il litio estratto dallo spodumene può essere subito trasformato in idrossido, a differenza del litio da salamoia che richiede un passaggio (e costi) in più.
Questo è uno dei motivi per cui vi è un consenso crescente nell’utilizzo del litio estratto dalla roccia dura, poiché è più adatto all’industria dei veicoli elettrici.
Investire in litio: le riserve mondiali
Le riserve di litio sono concentrate in pochi paesi del mondo.
I fortunati detentori sono il Cile, che possiede più della metà delle riserve, seguito dagli altri produttori come Australia, Argentina e Cina.
Il Sud America è noto per le miniere di salamoia, mentre l’Australia è il primo produttore di litio tramite l’estrazione dalla roccia dura.
Mentre la domanda per la produzione di batterie è in costante aumento, la produzione di veicoli elettrici sta aumentando.
Ma tutto questo è accaduto dopo un periodo molto negativo per il litio che va dal 2018 al 2020.
In questo lasso di tempo, l’offerta ha battuto la domanda causando la discesa dei prezzi.
La domanda di litio fino al 2019 cresceva in un range tra 30.000-50.000 tonnellate annue.
Ora quel numero è quadruplicato.
Questa crescita lascia molto ottimisti sulle aspettative di crescita di questo minerale e delle aziende a lui collegate.
Ma quindi mi conviene investire in litio o no?
Come sempre, non è tutto rose e fiori e non si può dare una risposta precisa.
In generale, il nostro team è rialzista sul litio per il prossimo decennio, ma questo non significa che ci aspettiamo una tranquilla crescita lineare.
Seppur stiamo vedendo una vera e propria “corsa agli armamenti” di Cina e Australia nell’accrescere la propria produzione di litio, con ben 44 nuovi progetti in fase di avviamento…
Bisogna considerare che per essere messa in funzione, una miniera può aver bisogno anche di 5-10 anni di lavori.
Inoltre dobbiamo anche ricordarci che in tutto il mondo, per combattere l’inflazione le banche centrali stanno portando alle stelle i tassi di interesse.
Quest’operazione è corretta dal punto di vista finanziario, ma tira un calcio negli stinchi alla domanda di prodotti e servizi (tra cui anche i veicoli elettrici, e quindi il litio).
Molte banche infatti prevedono una significativa correzione dei prezzi nel corso dell’anno.
Tralasciando i rischi di breve termine, dal 2024 ci sarà un forte sbilanciamento tra la domanda e i nuovi progetti minerari, che sarà molto rialzista per il litio.
Infatti, non solo i progetti saranno insufficienti a coprire la domanda, ma la gradazione sarà peggiore e se i prezzi scendessero in basso non sarebbero altro che un incentivo a ridurre l’offerta in modo da mantenerli sostenibili.
Come detto in questo articolo, il settore minerario sarà una delle industrie più in auge per tutto il prossimo decennio.
Tuttavia, non esiste solo il lito.
Il nostro team infatti ha investito in diverse aziende minerarie che producono altri metalli chiave per lo sviluppo dell’economia.
Le puoi trovare tutte all’interno dei nostri portafogli di investimento.
A presto,
Andrea
Stock Gain
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